Lutero, “leccapiedi della monarchia assoluta” (F. Engels) e massacratore dei contadini

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“Se puniamo i ladri con la spada e gli assassini con la corda…perchè allora non attacchiamo questi perniciosi maestri di corruzione che sono papi, cardinali, vescovi e l’orda della romana Sodoma, con tutte le armi e non ci laviamo le mani nel loro sangue?”.

Così scriveva Lutero nei confronti dei suoi avversari cattolici. Ma la sua foga, purtroppo, andava e veniva, e i suoi nemici, da uccidere senza pietà, mutavano a seconda dei tempi e delle esigenze. Potevano essere i cattolici, ma anche gli ebrei (vedi il suo “Degli ebrei e delle loro menzogne”;), oppure, in altra occasione, i contadini. Sono loro a venir definiti da Lutero “anime dannate”, “bande diaboliche” da sterminare senza pietà, uno per uno.

Il grande storico del nazismo, il protestante William Shirer, Continue reading “Lutero, “leccapiedi della monarchia assoluta” (F. Engels) e massacratore dei contadini”

I “semi” luterani nell’assolutismo e nel totalitarismo

Il massacro di San Bartolomeo

Si avvicinano i Cinquecento anni dall’affissione delle famose tesi di Martin Lutero. Sarà allora interessante ricordare cosa significò la riforma protestante, anche dal punto di vista politico.

Per farlo la Nuova BQ ha intervistato il professor Rocco Pezzimenti, laureato in Scienze Politiche ed in Filosofia, già docente presso la Facoltà di Scienze Politiche della LUISS e all’Università degli Studi del Molise. Oggi Pezzimenti è Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche, Politiche e delle Lingue Moderne della Lumsa. Continue reading “I “semi” luterani nell’assolutismo e nel totalitarismo”

Il cardinal Walter Kasper legge Lutero

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E’ uscito, recentemente, un libro del cardinale tedesco Walter Kasper, dedicato a Martin Lutero: Martin Lutero. Una prospettiva ecumenica (Queriniana).

Si tratta di un saggio breve, ma denso, che pur partendo da una certa simpatia per il monaco tedesco, definito capace di “un fascino addirittura magnetico”, ammette in vari punti, onestamente, la verità storica. Che è questa: per quanto si voglia romanzare o alterare la storia, Martin Lutero, quello vero, il personaggio storico e riformatore religioso, con l’ecumenismo non ha nulla a che fare.

Scrive Kasper, a pagina 11: “Lutero non fu una persona ecumenica. Verso la fine della sua vita egli non ha più ritenuto possibile una riunificazione con Roma“.

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Tommaso Campanella legge Martin Lutero

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Una chiave per comprendere gli effetti della Riforma luterana è l’analisi che ne fa il filosofo e teologo domenicano Tommaso Campanella (1568-1639), che nei suoi studi si impegna a comprendere a fondo cosa sia successo con Martin Lutero e la Riforma.

Occorre tener presente che Tommaso Campanella, conosciuto e stimato nel mondo protestante tedesco, ha vissuto da spettatore inerme lo scoppio della terribile guerra dei Trent’anni, e quindi non può non meditare su cosa il luteranesimo abbia significato anche politicamente, lui che aveva sperato in una renovatio mundi religiosa e politica. La sua Epistola antilutherana, così come il Dialogo politico ed altri scritti, si collocano dunque in questo contesto: l’Europa incendiata da Lutero si è divisa, ma non sono arrivati i tempi decisivi, né quelli dell’Anticristo, né quelli di un “nuova era” segnata dal trionfo del Bene. Continue reading “Tommaso Campanella legge Martin Lutero”

L’odio di Martin Lutero verso gli ebrei

 

ciao

Una pagina di storia poco conosciuta è quella del rapporto di Lutero con gli ebrei. La polemica dell’ex monaco agostiniano verso gli ebrei raggiunge vette di una violenza inaudita (che verranno richiamate anche al processo di Norimberga, in quanto il nazista Julius Streicher dirà che il dottor Martin Lutero “oggi, sarebbe sicuramente al mio posto sul banco degli accusati”) soprattutto, ma non solo, in uno scritto del 1543 intitolato Degli ebrei e delle loro menzogne.

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L’assolutismo luterano e la storia moderna

Cattura

Una delle conseguenze più evidenti della Riforma luterana fu che il potere che Lutero tolse alla Chiesa, lo affidò ai principi, trasformandoli in detentori non solo del potere temporale, ma anche di quello spirituale.

E’ in questa assolutizzazione del potere del principe, unita all’idea nazionalistica (fondando chiese nazionali indipendenti, Lutero aprì ai nazionalismi moderni, e in particolare al nazionalismo tedesco), che molti storici hanno rintracciato le origini remote dell’assolutismo nazista. Continue reading “L’assolutismo luterano e la storia moderna”

Lutero “machiavellico”, sua moglie Caterina e la bigamia di Filippo d’Assia

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Una delle riforme più importanti di Lutero fu quella del matrimonio. Non ci sarebbe stato Enrico VIII, con le sue 6 mogli, senza Lutero.

Anzitutto, riguardo alla dottrina, Lutero nega il carattere di sacramento al matrimonio, e lo sottopone alla giurisdizione secolare, cioè al potere dei sovrani, degli Stati. Questa concezione desacralizza il matrimonio e lo priva del suo tradizionale significato soprannaturale.

Sul piano dei fatti, la prima cosa da ricordare è il matrimonio di Lutero con una ex suora cistercense, Caterina von Bora, da cui avrà 6 figli. Continue reading “Lutero “machiavellico”, sua moglie Caterina e la bigamia di Filippo d’Assia”